L’alitosi è un problema davvero molto imbarazzante per parecchie persone, poiché crea disagio non solo a chi ne soffre ma anche a coloro che stanno a loro stretto contatto.

Inoltre non è affatto da sottovalutare, perché spesso l’alitosi è sintomo di altri disturbi più seri.

Alcune cause dell’alitosi

L’alito cattivo è causato dall’eccessiva proliferazione di alcuni batteri cosiddetti “cattivi” che alterano il naturale PH della bocca.

Possono essere molteplici le cause che danno origine all’alito pesante. Può derivare ad esempio da una scarsa igiene orale, dall’ingestione di alimenti difficili da digerire o dall’odore particolarmente sgradevole (come proteine animali, cibi grassi, aglio, cipolla etc.), da malsane abitudini (es. tabagismo, alcolismo etc.), dall’impianto di protesi dentarie e altro ancora.

Quando l’alitosi deriva da una delle cause sopra descritte si può porre facilmente rimedio. Ad esempio curando di più la propria igiene orale, eliminando determinati alimenti e abitudini o recandosi dal dentista per verificare che non ci siano danni alle protesi o problemi di carie, otturazioni infiltrate o accumuli di tartaro.

Se il problema persiste nonostante questi accorgimenti, la causa probabilmente è da ricercare in un problema di origine gastrica o metabolica.

L’alitosi di origine gastro-intestinale

Numerose patologie di origine gastro-intestinale possono essere causa di alitosi. Le più comuni sono gastrite, irregolarità intestinale, reflusso gastro-esofageo o biliare, ernia iatale, difficoltà digestive, ulcere, disbiosi intestinale e altro ancora.

Le malattie gastro-intestinali e i problemi digestivi sono strettamente connessi all’insorgenza dell’alitosi. Il cibo che non viene completamente digerito o metabolizzato (anche a causa di una delle patologie sopra indicate) ristagna all’interno dello stomaco o dell’intestino e fermentando produce composti volatili e gas dall’odore sgradevole che vengono espulsi con la respirazione.

Le malattie dell’apparato gastro-intestinale, inoltre, sono associate all’alterazione del microbiota intestinale (insieme dei batteri che popolano l’intestino). Quando l’equilibrio del microbiota viene alterato, per le cattive abitudini alimentari, per l’abuso di farmaci o per la presenza di qualche patologia, tutto il processo di digestione e metabolizzazione del cibo viene compromesso. Questa condizione favorisce il ristagno e la putrefazione delle sostanze ingerite, nonché il proliferare dei batteri “cattivi” e l’accumulo di tossine all’interno dell’organismo.

Anche la presenza dell’Helicobacter pylori influisce sull’alito cattivo. Questo batterio, infatti, produce dei composti volatili che hanno un odore molto sgradevole e che vengono espulsi attraverso la respirazione, innescando l’alito cattivo.

Altre cause dell’alitosi

Se l’alitosi non è causata da problemi gastro-intestinali, potrebbe derivare da infezioni del tratto respiratorio, cancro, insufficienza renale, insufficienza epatica, diabete o altro ancora.

Qualche consiglio

Per contrastare ed eliminare definitivamente questo fastidioso disturbo è necessario curare la causa che lo ha scatenato. Se essa è di origine gastro-intestinale è fondamentale correggere la propria dieta per riequilibrare il microbiota intestinale.

Ecco alcuni pratici consigli:

  • inizia la tua giornata bevendo una bevanda tiepida prima di fare colazione (camomilla, tisana etc.);
  • bevi almeno 2 litri di acqua al giorno;
  • mangia cereali integrali (riso, quinoa, farro, avena etc.);
  • mangia una porzione di frutta fresca 2 volte al giorno, lontano dai pasti principali;
  • mangia verdura e ortaggi di stagione durante i pasti principali;
  • elimina cibi grassi, fritti, zuccherati e preconfezionati;
  • riduci il consumo di proteine animali, specialmente carne rossa ed insaccati;
  • riduci il consumo di carboidrati raffinati;
  • riduci il consumo di alimenti eccessivamente carichi di zuccheri, poiché una volta ingeriti creano un ambiente favorevole alla moltiplicazione dei batteri “cattivi” e concorrono indirettamente all’aumento dell’alitosi;
  • evita i lunghi periodi di digiuno, poiché innescano un processo chiamato chetosi (o acetonemia) dal quale può scaturire l’alito pesante;
  • ovviamente, non trascurare l’igiene orale.

Questi consigli sono di carattere generico e non entro troppo nel merito poiché ogni singolo caso deve essere valutato attentamente e necessita di una cura personalizzata, in base alle specifiche esigenze individuali.

Se anche tu hai questo problema e desideri chiarimenti non esitare a contattarmi, sarò lieto di risponderti personalmente.

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