Scopri in questo articolo i benefici e i limiti di limone e bicarbonato nella tua dieta quotidiana

Ti sarai probabilmente imbattuto in moltissimi post che girano in rete, in cui si sostiene e si pubblicizza che bere acqua limone e bicarbonato rappresenta la soluzione ottimale a malattie croniche importanti. Cercheremo insieme di fare chiarezza sull’argomento in modo che tu possa utilizzare le informazioni di questo articolo per discernere ciò che leggi e per essere più consapevole delle scelte che stai attuando o attuerai.

Innanzitutto, prima di parlare dei benefici che puoi trarre dall’assumere acqua limone e bicarbonato, occorre prima che tu risponda ad alcune domande:

  • Che tipo di limone stai usando?
  • Quando lo hai spremuto?
  • Quanto tempo è passato da quando lo hai spremuto a quando hai bevuto la bevanda?
  • Hai usato un bicarbonato di sodio intatto?
  • Con che tipo di acqua hai sciolto il tutto?

Non attenzionare questi aspetti può vanificare i possibili effetti benefici che speri di ottenere e a lungo andare può compromettere anche il tuo stato di salute.

Infatti occorre che:

  • il limone sia maturo e biologico, dunque non trattato con pesticidi o sostanze chimiche, né cere.
  • Il limone sia spremuto al momento, in modo da ridurre il più possibile l’ossidazione delle vitamine in particolare la Vit C.
  • Il bicarbonato di sodio (NaHCO3) deve essere intatto in quanto è possibile che nelle vecchie confezioni, non utilizzate da un po’ di tempo, si sia convertito in carbonato di sodio (NaCO3).
  • L’acqua è opportuno che abbia proprietà più simili possibili a quelle di sorgenti incontaminate. Non deve quindi contenere sostanze tossiche come cloro, cloro derivati, etc. e non deve stare chiusa in una bottiglia per settimane o mesi dove diventerebbe un’acqua “morta” e con un elevato potenziale ossidante. Da evitare quindi anche acque distillate o quasi, erogate da depuratori a osmosi inversa in quanto, oltre a possedere un elevato potenziale ossidante, non sono conformi alla naturale fisiologia dell’organismo.
  • Bere la bevanda preferibilmente a digiuno o la mattina presto tiepida.

Alcuni possibili benefici del limone

Il limone contiene dal 6 all’ 8% di acido citrico, citrati di calcio e potassio, sali minerali e oligoelementi quali ferro, fosforo, manganese, rame, Vit B1, B2 e B3, carotene, Vit A, Vit P Vit C (fino a 50 mg/100 g di succo),

Il limone è noto per le sue presunte proprietà antisettiche, antitossiche ed antibatteriche.

Bere l’acqua e limone può esserti utile a:

  • Rafforzare il tuo sistema immunitario: La vitamina C è un noto antiossidante e può risultare utile in casi in cui l’organismo sia debilitato, mentre il potassio può aiutare a controllare la pressione e la trasmissione degli impulsi nervosi.
  • Favorire la tua digestione: l’acqua tiepida con il succo di limone può aiutarti a stimolare il tratto gastrointestinale e a facilitare la digestione in quanto stimola la peristalsi intestinale (le contrazioni muscolari all’interno delle pareti intestinali), facilitando l’evacuazione.
  • Migliorare la pelle: la vitamina C contenuta nel limone può risultare utile nel mantenimento di una pelle liscia e giovane.
  • Favorire la depurazione dell’organismo: Anche se non ci sono dati precisi in letteratura scientifica, già il solo fatto di bere acqua contribuisce ad eliminare le tossine attraverso l’intestino.
  • Può favorire l’alcalinizzazione dell’organismo: In merito a quest’ultima affermazione spesso molte persone mi chiedono: Dottore ma Il limone non è acido? Come può alcalinizzare? L’acidità dell’alimento (in questo caso il limone) non ha nulla a che vedere con il modo in cui l’organismo interagisce con esso. Nel limone non è importante tanto la sua l’ acidità (ovvero il suo pH acido) quanto la presenza di sali minerali alcalinazzanti che possono essere assunti e utilizzati per tamponare l’ eccessiva acidità dell’organismo.

Non è quindi il limone che dà i sali minerali, è l’organismo che li prende!

Possibili effetti negativi del limone:

  • Può avere un effetto acidificante: le persone che hanno qualche problema di salute (spesso misconosciuto) e hanno una bassa riserva alcalina possono non essere in grado di ricavare i sali minerali alcalinizzanti dal limone. In questi casi l’effetto del limone può essere acidificante e dannoso.

Il limone può comportarsi da elemento alcalinizzante solo se godi di buona salute e quindi possiedi una buona riserva alcalina, in grado cioè di prendere i minerali del limone e trasformarli in un elemento alcalinizzante.

  • Può causare bruciore di stomaco e peggiorare patologie in atto come gastriti, reflusso gastroesofageo, etc.

Mi è capitato spesso infatti che molte persone che soffrivano di piccoli disturbi dello stomaco come ad esempio bruciori occasionali, con l’uso continuativo di acqua e limone hanno finito col peggiorare il loro quadro sintomatologico e sono andate incontro a patologie più serie, come gastriti e talvolta anche a ulcere.

  • Può causare erosione dentale.

Consumare troppi cibi o bevande contenenti acidi, come appunto acqua con succo di limone può causare un progressiva perdita delle componenti dure che formano i denti (ovvero lo smalto e la dentina), che vengono dissolte proprio dagli acidi presenti nel succo di limone non ancora alcalinizzato. Lo smalto dei denti viene quindi eroso, rendendo altresì i denti sensibili in particolare ai cibi troppo caldi o troppo freddi. 

Alcuni possibili benefici del bicarbonato di sodio

I bicarbonati vengono normalmente prodotti nel nostro corpo e intervengono in numerosi processi. Sono una componente della saliva e proteggono i denti, neutralizzando gli acidi prodotti dalla decomposizione della placca batterica, contribuiscono al mantenimento dell’integrità della mucosa gastrica e sono importanti nel mantenere il delicato equilibrio del pH circolatorio.

  • Può essere utilizzato come antiacido: il bicarbonato può aiutare a calmare i bruciori dello stomaco, contribuendo a riequilibrarne l’acidità.

Per questa sua proprietà, può migliorare la digestione e attenuare per brevi periodi un fastidioso reflusso acido. Un cucchiaino di bicarbonato si può assumere poco meno di un’ora dopo i pasti e prima di andare a dormire, ma ne va comunque evitato l’abuso.

  • Può essere utilizzato per brevi periodi come elemento alcalinizzante.

In particolari periodi, quando i reni sono sovraccarichi, può essere utile per eliminare acidi in eccesso presenti nell’organismo, oppure quando i naturali sistemi tampone si trovano in difficoltà. Aiuterebbe in tal modo quindi a riequilibrare la funzione renale. Questo può servire, ad esempio, a combattere per un breve periodo di tempo uno stato di acidosi metabolica.

Possibili effetti negativi del bicarbonato di sodio

Sempre più spesso sentiamo parlare dei pericoli che comporta uno stato di acidosi metabolica ed è uno dei motivi per cui molte persone fanno spesso abuso di bicarbonato.

Tentare di “tamponare” in modo eccessivo e prolungato nel tempo uno stato di acidosi metabolica, eccedendo con l’assunzione di bicarbonato, può risultare molto pericoloso per la nostra salute.

È molto importante comprendere che il trattamento dell’acidosi metabolica deve essere volto in primo luogo a correggere la causa che lo ha determinato.

Il disturbo dell’equilibrio acido-alcalino non rappresenta infatti la patologia primitiva, ma il marker clinico di un disordine patologico latente, che, come tale ù, va trattato e corretto.

  • Un utilizzo eccessivo e continuativo di bicarbonato di sodio può causare effetti indesiderati che possono andare dalla sete, ai crampi, a formazione di gas nello stomaco.
  • Nei casi più gravi si possono verificare forte mal di testa, nausea, vomito, debolezza, perdita di appetito, ipertensione, ritenzione idrica, irritabilità etc.

Come riportato sul trattato di medicina d’urgenza scritto dal Prof. Valerio Gai direttore U.O.A. Complessa Medicina d’Urgenza DEA Ospedale Molinette-Az Osp. San Giovanni Battista di Torino, i possibili effetti negativi del bicarbonato possono essere:

  • Acidosi intracellulare. Questa può sopraggiungere perché il bicarbonato può aumentare la pressione di anidride carbonica e l’ingresso di potassio all’interno della cellula;
  • Mancanza di ossigeno cellulare (ipossia) in quanto fa sì che l’emoglobina trattenga maggiormente l’ossigeno con un conseguente minore rilascio dello stesso ai tessuti;
  • iper sodiemia (aumento della concentrazione di sodio nel sangue) ;
  • iper osmolarità (aumento della concentrazione di soluti nel plasma sanguigno).

Queste ultime due condizioni possono favorire e/o aggravare patologie cardiovascolari, nonché alcune malattie renali e del fegato.

  • Acidosi respiratoria per l’aumentata produzione di anidride carbonica;
  • Acidosi nel liquido cerebrospinale, proprio perchè aumenta in quest’ultimo la pressione di anidride carbonica. Il liquido cerebrospinale è un fluido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale (SNC) e ha, tra le varie funzioni, quella di ridurre il peso dell’encefalo e di consentirne la perfusione a pressioni costanti, trovandosi al di sopra della pompa cardiaca.

Infine, sottolinea il Prof. Valerio Gai, è assolutamente da evitare l’uso del bicarbonato in presenza di alcalosi, ipersodiemia, (aumento della concentrazione di sodio nel sangue) ipocalcemia (diminuizione della concentrazione di calcio nel sangue) e quando si ha edema polmonare severo (liquido nei polmoni)

Ne deduciamo quindi che è assolutamente sconsigliato utilizzare in modo eccessivo e continuativo il bicarbonato di sodio se soffri di ipertensione o problemi cardiovascolari, renali o epatici.

Ti condivido una mia esperienza

Ti riporto in breve una mia piccola esperienza che potrà aiutarti a comprendere come il condividere o il fidarsi di informazioni errate sulla salute (provenienti da fonti di dubbia provenienza e di nessuna competenza del settore) possa avere conseguenze a volte disastrose.

Ho conosciuto qualche hanno fa una persona, che, per qualche mese, non ha fatto altro che postare sul suo profilo di un social network link di siti che vantavano benefici quasi “ miracolistici” della bevanda a base di bicarbonato e limone.

Parecchi contatti di questa persona erano amici in comune con me e tra essi vi erano alcuni che soffrivano di serie problematiche cardiovascolari ed epatiche.

Molti di questi amici in comune decisero arbitrariamente di iniziare ad utilizzare tutti i giorni, per un lungo periodo, dosi massicce di questa bevanda, senza la guida di un medico competente.

Il risultato è stato che ho ritrovato alcuni di quegli amici comuni al pronto soccorso, ricoverati per le più disparate problematiche causate in gran parte dall’assunzione esagerata e scorretta di limone e bicarbonato.

Conclusioni

In conclusione sia il limone che il bicarbonato, nelle giuste quantità, per brevi periodi e lontano dai pasti, possono in alcuni casi essere utili per apportare dei benefici.

E’ importante non abusarne e stare sempre molto attento alle interazioni con altri farmaci che assumi e, qualora ne avessi, al tipo di problematiche già esistenti.

E’ in ogni caso buona norma cercare sempre di individuare e correggere prima la causa che ha scatenato il problema piuttosto che affidarsi ad un pericoloso “fai da te”, tentando di “risolvere” il problema con il bicarbonato e limone.

Qualora in questo momento tu stessi facendo un uso importante e continuativo di bicarbonato e limone è opportuno farti seguire da un medico competente.