In questo articolo cercheremo di dare un taglio un po’ più scientifico e di comprendere il perché è importante ridurre il consumo di proteine animali. Ci avvarremo dell’aiuto di numerosi scienziati esperti del settore, che hanno condotto studi molto importanti sull’alimentazione.

Uno degli studi più importanti sull’alimentazione fu fatto nel 1983 in Cina, dove furono analizzate le abitudini alimentari di circa 6.500 persone. A seguito dei dati emersi, il Dott. Colin Campbell, autore del best seller “The China study”, nutrizionista con oltre 300 pubblicazioni su cibo e salute, scienziato di fama internazionale, Docente di Nutrizione e Biochimica alla Cornell University di New York, affermò che le proteine animali aumentano l’incidenza di tumori, diabete, malattie autoimmuni e persino malattie neurodegenerative.

Il Professor Neal Barnard, Presidente del Comitato dei Medici per una Medicina Responsabile, autore di 9 libri e innumerevoli articoli, sostiene che, nell’ultimo secolo, il consumo di prodotti animali ha ucciso più persone rispetto a incidenti d’auto, guerre e disastri ambientali.

I maggiori responsabili di queste morti sono le proteine, soprattutto animali, ma anche il latte, il burro, la carne rossa, la carne bianca e le uova.

Il professor Walter Willet, Direttore del Dipartimento di Nutrizione di Harward, raccogliendo una serie di informazioni sulla dieta di diverse persone, ha visto come questa possa influire sull’incidenza del cancro e di altre malattie.

Le motivazioni, per cui un consumo eccessivo di proteine animali possa risultare dannoso per l’organismo, sono davvero tante e in continuo aumento. In questo articolo ci limitiamo ad analizzare dal punto di vista medico i primi 10 motivi.

Il celeberrimo Dr. Hiromi Shinya, inventore della chirurgia colonscopica, Clinical Professor of surgery all’Albert Einstein College of Medicine di New York e Direttore della Surgical Endoscopy Unit al Beth Israel Medical Center della stessa città, nei suoi libri, “Il fattore enzima” e “Microbi e immunità”, fornisce già le prime sei ragioni.

1. Possono stimolare la formazione di cellule cancerogene

Le carni rosse, il pollame, le uova, provenienti dagli allevamenti intensivi e non biologici, sono ricche di antibiotici, steroidi, ormoni, micotossine, grassi saturi, presidi fitosanitari (impiegati per la produzione dei mangimi, spesso OGM), possono causare problemi al nostro organismo ed essere causa dell’aumento del rischio di cancro, di patologie cardiovascolari e di ictus.

Anche i salumi contengono conservanti potenzialmente cancerogeni. Inoltre i prodotti tossici che derivano dalla digestione di proteine e grassi animali possono danneggiare il DNA e provocare la formazione di cellule cancerogene. Questi residui tossici possono anche compromettere il sistema immunitario, esponendoci ad un maggior rischio di infezioni e di formazione di cellule tumorali.

2. Possono causare reazioni allergiche

Infatti non riescono ad essere disgregate a livello intestinale e vengono assorbite, quindi passano nel circolo ematico, vengono riconosciute come molecole no-self (cioè estranee all’organismo) e si possono scatenare reazioni allergiche; questo processo si verifica soprattutto nei bambini, quando assumono quantità elevate di latte e uova. Inoltre questa eccessiva assunzione di proteine può essere una delle cause di patologie quali il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

3. Devono essere smaltite dal fegato e dai reni, che quindi sono soggetti ad un super lavoro

 

4. Possono provocare deficit di calcio e osteoporosi

Le proteine prima di essere assorbite vengono scomposte in aminoacidi, queste, quando in eccesso, acidificano l’organismo costringendo i tessuti (in particolare il tessuto osseo) a utilizzare preziose riserve alcaline (calcio, bicarbonati etc). Si può quindi verificare un maggior riassorbimento di calcio dalle ossa, che può condurre a lungo andare all’osteoporosi.

5. Possono causare una mancanza di energia

Le proteine in eccesso non vengono scomposte, quindi non riescono ad essere correttamente assimilate. Ciò può comportare un processo putrefattivo a livello intestinale con la liberazione di tossine; queste, per essere smaltite, richiedono una grande quantità di energia, con conseguente aumento dei processi ossidativi. Questo porta, a sua volta, ad un aumento dei radicali liberi, conduce a stress ossidativo e può provocare un aumento dell’incidenza di numerose patologie.

6. Sono una delle cause del disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)

Proteine animali e zucchero provocano un aumento del fabbisogno di calcio e magnesio. Se non si verifica questo incremento si possono avere disturbi a livello del SNC come irritabilità e ADHD.

7. La cottura delle proteine animali produce sostanze chimiche cancerogene

Uno dei motivi per cui i grassi animali e le proteine di origine animale fanno male, come sostiene Neal Bernard (Medico laureato alla George Washington University, Docente presso la medesima Università e fondatore della Physician Committee for responsible medicine), è la cottura. Infatti, ogni volta che il cibo viene cotto, sprigiona sostanze chimiche altamente cancerogene (ad esempio ammine eterocicliche). Nel 2011 uno studio, pubblicato sul British Journal of Cancer e condotto su 17.000 partecipanti, ha rilevato una frequenza maggiore di cancro al colon rispettivamente del 56% e del 59% in chi consumava la carne più grigliata o più cotta.

Anche la carne cruda non risulta consigliabile in quanto contiene numerosi batteri, che comunque potrebbero avere un ruolo patogeno per il nostro organismo.

8. Agiscono negativamente anche sulla vitamina D

Esse infatti bloccano la conversione di questa vitamina, quindi ne diminuiscono la concentrazione all’interno dell’organismo. In questo modo, possono insorgere gravi patologie, quali diabete e tumori alla prostata. (Dr. Colin Campbell “The china study”)

9. I cibi di origine animale contengono, oltre alle proteine, anche molte altre sostanze, tra cui i grassi saturi e il ferro del gruppo eme

Diversi studi indicano però che il gruppo eme stimola, a livello dell’intestino, la produzione di alcune sostanze cancerogene e induce infiammazione delle pareti intestinali. In dosi eccessive, essi possono stimolare l’aumento di colesterolo, i livelli di insulina nel sangue e l’infiammazione del tratto intestinale, e possono aumentare il rischio di certe patologie, tra cui i tumori, in particolare quelli del colon-retto.(2)

10 Possono causare malattie autoimmuni

Le proteine di origine animale possono influire anche sulle patologie autoimmunitarie. Infatti accade che, durante la digestione, alcune proteine entrano in circolo senza essere scisse nei loro componenti di base, quindi vengono riconosciute dalle cellule del sistema immunitario come non self (cioè estranee all’organismo) e attaccate. Può succedere che le cellule del sistema immunitario, una volta distrutte tali proteine, inizino ad attaccare anche le proteine proprie del soggetto, dando il via alla patologia immunitaria.

Anche nel caso della sclerosi multipla, il Dott. Roy Swank, Neurologo e Professore Emerito presso la Oregon Health E Sciences University, notò che, con una dieta senza cibi animali, la malattia non peggiorava e circa il 95% dei suoi pazienti rimaneva stabile. Invece circa l’80% dei pazienti, che seguivano una dieta ricca di grassi provenienti da cibi animali, moriva.

Cosa ne pensa di tutto ciò l’Organizzazione Mondiale della Sanità?

Il 26 Ottobre 2015 per la prima volta la massima autorità internazionale in tema di cancro, l’ International Agency for Research on Cancer (IARC), ha messo nero su bianco in merito al legame della carne con i tumori.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in base ai dati forniti dallo IARC ha definito le carni lavorate come wurstel, pancetta, prosciutti, salsicce, carne in scatola, o preparati a base di sughi di carne come “cancerogene”. Le ha inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il cancro a pericolosità più alta come il fumo e il benzene. Nella lista come “probabilmente cancerogene” vengono menzionate anche le carni rosse.

Secondo gli esperti che hanno composto il team di valutazione basato su innumerevoli studi scientifici, ci sono evidenze sufficienti a lasciar pensare che il consumo di carni processate possa causare il cancro del colon-retto. Non solo, il legame è stato riscontrato anche per i tumori del pancreas e della prostata. Questa relazione è dipendente dalle quantità consumate.

Indipendentemente quindi dal tipo di alimentazione che conduci, secondo i numerosi studi scientifici effettuati nel corso degli anni, è opportuno che tu riduca il consumo di proteine animali, in particolare di carni lavorate, preferendo ad esse quelle vegetali.