Durante le visite numerosi miei pazienti mi riferiscono, allarmati, di avvertire una fastidiosa sensazione di bruciore al petto, accompagnata talvolta da dolore, pesantezza o tachicardia. Questo dolore a volte è localizzato, altre volte invece può irradiarsi al collo o alla schiena.

Non sempre la causa è da ricercare in una disfunzione cardiaca, poiché spesso questo sintomo indica invece una problematica gastrointestinale.

Reflusso gastroesofageo

Sono numerose le cause che possono determinare il dolore o il bruciore al petto. Spesso questo sintomo può derivare da un reflusso gastroesofageo, ovvero dalla risalita degli acidi gastrici che si trovano nello stomaco verso l’esofago.

Ernia iatale

Un’altra causa che può determinare il bruciore al petto è la presenza di un’ernia iatale. L’ernia iatale insorge quando una porzione più o meno grande dello stomaco risale verso il torace a causa di un malfunzionamento dello sfintere gastro-esofageo.

Anche questo comporta la risalita degli acidi gastrici dallo stomaco verso l’esofago. Questo provoca irritazione della mucosa esofagea, rigurgito acido e lesioni alle pareti gastriche.

Altre cause del dolore al petto

Il bruciore al petto può essere causato anche da una forte indigestione, da una forte gastrite, dalla presenza di gas intestinali che aumentano la pressione addominale , dal reflusso biliare, da un abuso prolungato di farmaci (soprattutto FANS) o da altro ancora.

Quando queste problematiche non vengono trattate tempestivamente ed in modo adeguato, diventano croniche ed innescano un processo infiammatorio a carico di tutto l’apparato gastrointestinale che degenera progressivamente.

Il primo passo da compiere è quello di rivolgersi ad uno specialista per eseguire una visita accurata e fare degli esami diagnostici al fine di stabilire la reale causa del problema.

Il secondo passo è quello di correggere l’alimentazione ed il proprio stile di vita.

Una dieta ad elevato contenuto di grassi e povera di fibre, l’assunzione di cibi molto irritanti, una scarsa idratazione e l’assenza di attività fisica, possono causare questi disturbi o contribuire ad aggravarli ulteriormente.

Per migliorare il tuo stato di salute, se anche tu soffri di questi disturbi, devi necessariamente correggere le tue abitudini.

Alcuni consigli

  • fai piccoli pasti leggeri durante la giornata, così da non appesantirti ed evitare problemi di digestione;
  • bevi almeno 2 litri di acqua al giorno;
  • non coricarti subito dopo avere mangiato;
  • evita gli alimenti molto irritanti e/o acidi, come pomodori, limoni, cioccolata, caffè, bibite gassate, salse, spezie, alcolici, cibi fritti, insaccati etc.;
  • non abusare di farmaci;
  • fai esercizio fisico.

I sintomi di un problema al cuore

Ovviamente il dolore toracico può indicare anche una disfunzione cardiaca più o meno grave.

Pertanto, non esitare a contattare immediatamente il medico se il dolore:

  • non è “trafittivo” ma è “gravativo”;
  • si irradia alle zone del corpo circostanti (braccia, schiena, collo, stomaco, scapole etc.) e/o provoca intorpidimento;
  • dura più di 10-15 minuti;
  • non è da ricondurre ad un trauma o ad un problema digestivo o di natura infiammatoria;
  • è accompagnato da mancanza di respiro e sensazione di costrizione e malessere diffuso;
  • resta invariato nonostante i movimenti del corpo, la respirazione etc.

Se desideri ulteriori chiarimenti sull’argomento non esitare a contattarmi, sarò lieto di risponderti personalmente.

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