Un recente studio pubblicato nella rivista scientifica The Pharma Innovation Journal, ha evidenziato le forti lacune esistenti nell’ambito dei controlli alimentari, portando come esempio lampante la situazione creatasi in India negli ultimi anni.

Il governo indiano ha svolto un ruolo cruciale per fronteggiare le ripercussioni della lunga crisi alimentare dovuta principalmente al repentino aumento della popolazione. Sia il settore agricolo che quello zootecnico sono diventati il pilastro portante dell’economia indiana. Infatti, grazie all’incremento degli allevamenti di animali, l’India è stata classificata al primo posto nella produzione di latte ed al quinto posto nella produzione totale di carne.

Questi grandiosi processi di evoluzione hanno però avuto anche dei risvolti negativi. Durante questo periodo, infatti, sono stati ampiamente utilizzati un gran numero di pesticidi e di farmaci veterinari per la crescita ormonale, al fine di favorire lo sviluppo degli animali ed aumentare di conseguenza la produzione dei prodotti caseari.

Questa situazione ha arrecato non poche preoccupazioni a livello mondiale poiché i residui di queste sostanze all’interno degli alimenti possono compromettere gravemente la salute pubblica.

Nello specifico, alcune delle sostanze che possono potenzialmente contaminare latte, carne ed i loro derivati sono gli antibiotici, il progesterone, gli estrogeni, i glucocorticoidi ed altri ormoni steroidei, proteici e della crescita che vengono utilizzati per velocizzare lo sviluppo degli animali, per evitare il rischio che contraggano determinate malattie e per aumentare la produzione di latte.

L’ossitocina, ad esempio, che viene iniettata alle mucche prima e dopo la mungitura ha aumentato del 3% la produzione di latte. Purtroppo, non tutti sanno che l’eccesso di ossitocina nel latte potrebbe causare agli esseri umani nausea, mal di testa, sonnolenza, dolore addominale ed altri problemi anche più gravi.

Ogni sostanza che viene utilizzata da agricoltori ed allevatori, anche se approvata dalla Food and Drug Administration, non deve assolutamente superare le dosi massime consentite dalla normativa vigente, poiché può rendere l’alimento tossico e/o cancerogeno.

La grande preoccupazione dei governi deriva dal fatto che tali alimenti sono di prima necessità e vengono consumati dalla maggior parte della popolazione mondiale, compresi neonati, bambini, donne ed anziani. Purtroppo, l’esposizione a queste sostanze nocive inizia fin dalla nascita ed a lungo andare può favorire l’insorgenza di vari tipi di cancro, come quello alla prostata, al colon, alla mammella ed altro ancora.

L’utilizzo di alcune di queste sostanze approvate negli Stati Uniti resta comunque vietato in Europa così come in altri paesi del mondo. Pertanto, quando acquisti un prodotto, valuta attentamente la sua provenienza e le origini della materia prima. Prima di comprarlo leggi accuratamente tutte le indicazioni fornite dal produttore, che ormai sono obbligatorie per legge, e se non ti convince poiché privo di questi requisiti evita direttamente di metterlo nel carrello.

Se desideri ulteriori chiarimenti sull’argomento non esitare a contattarmi, sarò lieto di risponderti.

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Fonte

https://www.researchgate.net/publication/340925879_Hormone_residues_in_milk_and_meat_products_and_their_public_health_significance