Oggi giorno sentiamo molto parlare di diete attraverso i media, i giornali, in palestra o, a livello medico, dai vari dietisti o nutrizionisti e ci accorgiamo di quante svariate teorie e studi ci siano in questo settore e ogni dieta spesso viene indicata come la migliore in assoluto.

Ma perché il mondo si affanna così tanto a ricercare nuove diete?

Se ci pensi bene, dovrebbe essere qualcosa di semplice, tramandatoci dai nostri antenati. Quell’alimentazione sana e genuina di un tempo, fatta di prodotti naturali della terra, senza fitofarmaci o pesticidi, di grani antichi, di farine non raffinate, senza l’uso di zuccheri industriali o dolcificanti artificiali. Tutto era così naturale, si facevano le conserve in casa nei periodi di abbondanza di alcuni prodotti, per poi mangiarli nel periodo in cui la terra non dava questi frutti. Vi era un equilibrio meraviglioso fornito dalla natura stessa, l’olio e il vino erano fatti in modo naturale senza essere alterati con aggiunte di conservanti o altri prodotti chimici.

Tutto questo purtroppo a causa del progresso non esiste più, se non in piccola parte.

Ormai la maggior parte degli alimenti viene prodotta a livello industriale, la terra è stata costretta dall’uomo a fornire prodotti tutto l’anno e, in molti casi, non esistono più i periodi tipici di raccolta e di abbondanza. Di conseguenza i sapori antichi sono alterati e vengono aggiustati chimicamente dalle industrie che ogni giorno ci propinano i loro cibi, molti dei quali sono tossici.

Il mercato odierno, dedito al consumismo estremo e alla produzione sfrenata, ha perso ormai da tempo la bussola e il rispetto per la terra e la natura. L’allevamento e la coltivazione intensiva non conoscono limiti, ma anche la produzione industriale di merendine, oli vegetali e scatolame in genere, ha sorpassato il limite da un pezzo con l’utilizzo di sostanze chimiche quali i solventi, coloranti e dolcificanti artificiali.

Con questo tipo di cibi, il nostro organismo si può trovare in grosse difficoltà a smaltire tutti questi veleni con la conseguenza immediata di un aumento di radicali liberi nel corpo, che può predisporre l’organismo a malattie.

E’il consumatore che si trova quindi a pagare le conseguenze di tutto ciò e non è un caso se continuano ad aumentare molte malattie quali tumori, obesità, diabete, disturbi dell’umore etc.

Non è semplice affrontare un argomento così importante in un solo articolo, per cui proverò, in maniera molto sintetica, a darti dei buoni consigli e in seguito magari a ritornare sul tema con nuovi articoli.

Diete comuni

Iniziamo con lo stilare un elenco delle diete più famose di cui si sente spesso parlare.

  • Dieta Mediterranea;
  • Dieta Vegana;
  • Dieta Vegetariana;
  • Dieta Crudista;
  • Dieta del gruppo sanguigno;
  • Dieta Scarsdale;
  • Dieta di Atkins;
  • Dieta Dissociata;
  • Dieta a Zona;
  • Dieta di Dukan;
  • Dieta Alcalina etc.

La trattazione sistematica dei principi su cui si basano queste diete esula da questo articolo.

Quello che mi ha particolarmente colpito, navigando diversi siti web, è che in molti di essi si trovano varie accuse a ogni singolo tipo di dieta sopra menzionata. Purtroppo ormai è sempre più di moda su internet improvvisarsi esperti di medicina e nutrizione, spesso senza avere alcuna idea di ciò che si contesta e si propina. Le Diete vengono propinate spesso come se fossero marche di vestiti e pertanto soggette alla moda. E’ indubbio che qualsiasi Dieta, portata all’estremo eccesso, può essere dannosa per la salute. Così come una dieta vegana estrema, sbilanciata dal punto di vista proteico, può compromettere l’organismo, anche una dieta costituita da soli cibi alcalini può risultare dannosa. L’eccesso opposto sta invece nella dieta del mondo occidentale che è prevalentemente acida, povera di enzimi e ricca di cibi raffinati e ossidanti.

Quale dieta scegliere?

Il termine dieta, deriva dal greco δίαιτα, dìaita, «modo di vivere»

Oggi invece il termine dieta è sempre più associato all’idea di dimagrire, e viene spesso seguita impropriamente solo per un breve periodo di tempo con lo scopo assillante di un controllo del peso piuttosto che del controllo della propria salute. In questa visione restrittiva l’alimento è visto come: “Mi fa ingrassare o mi fa dimagrire?” e spesso non è conosciuto nelle sue proprietà.

Per tanto, più che una dieta in senso restrittivo, in particolare desideriamo focalizzare l’attenzione su un corretto modo di alimentarsi.

E’ noto ormai dalle statistiche che diete molto drastiche, che comportano la privazione di moltissimi alimenti, possono portare il paziente a seguire quella determinata dieta per un periodo di tempo e poi a riprendere in toto, se non in misura maggiore, i kg persi (nel caso si tratti di una dieta dimagrante) o le sue tradizionali abitudini alimentari scorrette.

Il nostro obiettivo è quindi quello di imparare uno stile di vita alimentare sano in modo che diventi un’abitudine quotidiana, scegliere determinati cibi anziché altri.

Il concetto principe da tenere presente, quando si parla di alimentazione, è ciò che sostiene il Dott. Hiromi Shinya, il pioniere della colonscopia e medico di fama mondiale e cioè che “Noi siamo ciò che mangiamo”.

Esistono delle regole semplici da seguire per migliorare notevolmente il proprio stato di salute, per controllare la fame e il peso, per diminuire la quantità di radicali liberi e infiammazioni, per sentirsi più ricchi di energia e per prevenire fastidiosi disturbi e malattie.

Cibi da ridurre

  • Eccesso di proteine di origine animale, quali principalmente la carne rossa, il pollame, i salumi, le uova, i formaggi etc..
  • Eccesso di zuccheri raffinati industriali e i cereali raffinati preparati con farine raffinate.

Lo zucchero, in tutte le sue forme, è un prodotto di rifiuto acido prodotto dal metabolismo delle cellule e crea un ambiente idoneo alla formazione di batteri, lieviti e muffe all’interno dell’organismo. Infatti tutti gli zuccheri, quindi anche i carboidrati raffinati, sono acidi e in grado di produrre nell’organismo alcool e una tossina cancerogena chiamata acetaldeide.

L’organismo ha bisogno principalmente non di zucchero ma di energia per funzionare al meglio delle sue prestazioni, ossia di elettroni derivanti da cibi e bevande antiossidanti (tra cui la più importante è l’acqua “viva” di sorgenti incontaminate). E’ noto ormai in letteratura scientifica che una dieta ad alto contenuto di cibi raffinati industrialmente può predisporre a malattie cardiovascolari, diabete etc.

  • Eccesso di cibi ad elevato contenuto di grassi saturi prodotti inscatolati pieni di conservanti, (margarine, strutto, burro, etc.);
  • bibite industriali acide e gassate ricche di coloranti artificiali;
  • consumo di acque “morte” non salubri e con un alto potenziale ossidante (ORP positivo), a vantaggio di “un’acqua viva” e antiossidante. Occorre prestare particolare attenzione all’argomento acqua in quanto è il principale costituente del nostro organismo (circa il 75%) ed è il regolatore biologico della vita delle cellule. Si può vivere anche più di un mese senza cibo, ma senza acqua in pochissimi giorni l’organismo entrerebbe in uno stato di shock e perirebbe.

Il consumo eccessivo di proteine animali, di grassi saturi e di zuccheri raffinati, non solo aumenta il rischio per molte malattie cardiovascolari, tumori, diabete, obesità, etc., ma porta l’organismo ad accumulare sempre più radicali liberi e scorie metaboliche tossiche e acide che turbano l’equilibrio acido base. In tal modo, acidificano l’organismo e intasano il tessuto connettivo che sarà sempre più in difficoltà a svolgere le sue fondamentali mansioni di controllo, difesa e smaltimento dei prodotti di rifiuto, favorendo in tal modo il perpetuarsi della triade acidosi-infiammazione-stress ossidativo, con tutte le conseguenze già in parte viste.

I cibi da preferire nella propria dieta

Il Dott. Shinya scoprì, confrontando numerosi dati clinici, che un elemento fondamentale per il mantenimento di un buono stato di salute sono gli enzimi. Essi sono fondamentali per la vita, sono delle proteine che hanno la funzione di accelerare le reazioni che avvengono continuamente all’interno del corpo umano.

Ci sono circa 5.000 enzimi, di cui la maggior parte sono endogeni, quindi prodotti all’interno del nostro organismo e la restante parte è introdotta con i vari cibi. Ebbene è stato evidenziato dal ricercatore di fama mondiale che le persone che godono di una buona funzionalità gastrointestinale mangiano molti alimenti freschi, a base di frutta di stagione e verdura, che contengono parecchi enzimi.

“La quantità di enzimi è la chiave della salute” (Dott Hiromi Shinya).

Evidenzia ancora lo stesso Shinya come, continuando a mangiare cibi ossidati, anche l’organismo diventerà più ossidato, mentre gli alimenti più sani sono quelli freschi perché contengono molti enzimi e non sono ossidati.

Quando si ingerisce un eccesso di cibi ossidati, questi, all’interno del nostro organismo, provocano la formazione di radicali liberi, con conseguenti danni a livello del DNA, potendo favorire processi cancerogenetici e ad altre patologie.

Bisogna pertanto prestare molta attenzione all’alimentazione, favorendo, nello specifico, l’assunzione di cibi antiossidanti che possano contrastare gli agenti ossidanti. Tuttavia, dopo i 40 anni di età, si assiste ad una diminuzione della quantità di questi enzimi e, in questo modo, può essere favorita l’insorgenza di patologie tumorali e di altre patologie.

Dopo i 40 anni, il deficit di questi enzimi antiossidanti può essere compensato dagli “enzimi sorgente”, come li definisce lo stesso Dott. Shinya. Se però questi ultimi dovessero essere insufficienti, nel giro di breve tempo, si andrebbe incontro a danni provocati da questi agenti ossidanti e quindi alla malattia.

Mangiando cibi non ossidati e ricchi di enzimi, da un lato si avrà una minore concentrazione di radicali liberi, dall’altro, una maggiore concentrazione di enzimi sorgente, quindi maggiori meccanismi difensivi.

Per disporre di salute ed energia, l’organismo richiede di avere a disposizione sufficienti riserve enzimatiche, antiossidanti e di essere mantenuto in una condizione alcalina.

Moltissimi ricercatori e studiosi affermano che, per conservare un pH bilanciato nel sangue e nei tessuti e una riserva sempre pronta di antiossidanti, la dieta dovrebbe consistere, per il 70-80%, di cibi alcalini e antiossidanti di origine vegetale (preferendo in gran parte il cibo crudo, onde evitare di denaturarlo di preziosi enzimi) e, per non più del 20-30%, di cibi acidificanti e ossidanti di origine animale. In questo 20-30 % è da preferire il pesce azzurro alla carne, in quanto meno grasso e più ricco di omega 3 che aiutano a ridurre il livello di grassi nel sangue. Per chi seguisse invece un’alimentazione strettamente vegana, è opportuno bilanciare correttamente l’apporto proteico con alimenti vegetali ricchi di proteine.

Per mantenere in uno stato maggiormente alcalino e disintossicato il nostro organismo, può essere utile rispettare l’antico e saggio detto popolare:

“A colazione mangia come un re, a pranzo come un principe, a cena come un povero”

In tal modo saranno a disposizione tutti i nutrienti necessari durante la giornata e ci saranno meno scorie acide da eliminare durante la notte, che è il momento in cui l’organismo si riposa e depura maggiormente i tessuti.

  • Il cibo fresco di coltivazione biologica controllata ha un valore nutritivo circa 300 volte superiore al cibo convenzionale.
  • I cibi crudi sono ricchi di enzimi e possono liberare energia, visto che sono molto più carichi di elettroni, rispetto ai cibi cotti. Infatti, la cottura può alterare le proprietà di preziosi enzimi e sostanze antiossidanti, rendendo il cibo ingerito meno efficace.

Per l’inizio di una corretta assimilazione del cibo, occorre attenzionare particolarmente il processo di masticazione in accordo al saggio motto latino “prima digestio in ore”, cioè la prima digestione avviene nella bocca.

Bisogna quindi prediligere alimenti freschi, ricchi di enzimi e di antiossidanti, quali preziosi semi, verdura e frutta fresca di stagione e utilizzare i cereali integrali come farro, miglio, grano saraceno, quinoa, etc., rispetto ai raffinati.

  • Come grassi, prediligere i grassi vegetali insaturi, come l’olio extravergine di oliva, l’olio di semi di lino, etc., piuttosto che grassi saturi animali.
  • utilizzo dei legumi, come lenticchie, fagioli, etc..
  • Anche alcune radici, come ad esempio la curcuma, possono essere ottimi antiossidanti.

Il tutto accompagnato da tanta acqua con forti qualità antiossidanti.